A Napoli la folla si ribella ai criminali.
Ieri, quando sono passato per via Francesco Solimena, la confusione faceva intuire che fosse successo qualcosa. Chiedendo in giro, sono riuscito a ricostruire parzialmente i fatti. Due rapinatori, pistola in pugno (in realtà una scacciacani), grazie ad un terzo complice che si era fatto aprire la porta blindata, sono entrati nella gioielleria «Gli ori di Nelly» per poi darsela a gambe subito dopo averla saccheggiata. Senonchè Stefano Ciotola, il figlio del titolore della gioielleria, è riuscito a fermare uno dei delinquenti, spezzandogli anche il dito. L'altro, invece, è stato bloccato e pestato dai passanti subito dopo. Per salvare i due delinquenti dal linciaggio della folla esasperata, si è reso necessario l'intervento di un poliziotto fuori servizio. Intervento, mai come stavolta, poco apprezzato, visto che - c'è da scommetterci - i due rapinatori riminceranno appena possibile. Tanto in Italia lo stato tutela solo i delinquenti. Infatti uno di questi, Pietro Pesce, sfrontato benchè braccato, non ha esitato a minacciare di sporgere denunciare contro il figlio del gioielliere che, per bloccarlo, gli avrebbe spezzato un dito. Insomma, le parti si sono invertite, ma gli effetti comici stavolta sono stati secondari. Ora, non so dire se i due rapinatori fossero dei cani sciolti o facessero parte di un'organizzazione, ma fatto sta che saranno proprio i gioiellieri a dover avere paura: rischieranno infatti delle ritorsioni. A Napoli - purtroppo - non essendoci un'azione di controllo delle forze dell'ordine, sta ai cittadini difendersi. Pochi giorni fa, nella stessa zona, era stata rapinata la gioielleria Errico e gli autori del reato sono, come da copione, rimasti impuniti. E c'è poco da fare: che le gioiellerie abbiano la doppia porta blindata serve a poco. Certo, ci sono alcune gioiellerie "fortunate" - faccio un nome: Eboli (da boicottare) - che possono permettersi di stare con le porte aperte senza il timore di essere potenziale obiettivo per i criminali, ma questo implica stare in altri giri. Del resto, alla polizia non risulta che la camorra faccia impresa, anzi non le risulta affatto l'esistenza della camorra, dunque non mi sono consentite alcune valutazioni. Forse non mi è nemmeno consentito chiedermi perchè i poliziotti non provino a identificare le classiche facce sospette che si notano subito - giusto per far capire che fanno qualcosa - nè perchè nessuno fermi quei ragazzini che, guappi, vanno contramano e senza casco a caccia di una facile preda.
Io, per ora, non trovando risposta, mi accontento, allora, che, per una volta, un cittadino sia riuscito a pestare il delinquente. Almeno stavolta la soddisfazione c'è. AUTOTUTELA!
giovedì 13 dicembre 2007
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