domenica 17 agosto 2008

E' arrivato l'uragano campano

lunedì 18 febbraio 2008

ANCHE FIORELLO CONTRO BASSOLINO, PECORARO, IERVOLINO E MASTELLA

"Quando vi arriva il certificato elettorale strappatelo e buttatelo per strada. I politici devono fare qualcosa di concreto già prima delle elezioni, e non promettere e basta chiedendo voti. Invece di chiedere devono dare. Se non risolvono il problema dei rifiuti a Napoli, non votate": Fiorello non usa mezze parole nella prima, esplosiva, puntata della nuova edizione di "Viva Radio2", consacrata a quella che qualcuno definirà anti-politica, partita oggi dopo qualche rinvio e dopo il successo televisivo di "Viva Radio2... minuti" su Raiuno.
Dopo una falsa partenza con qualche problemino tecnico nei primi minuti di trasmissione, Fiorello e Marco Baldini hanno iniziato la puntata con un piglio piuttosto insolito, agguerrito sul fronte politico-sociale. "Quest’anno - aveva annunciato Fiorello sulle prime battute (presente in studio anche il direttore generale della Rai, Claudio Cappon) - 'Viva Radio2' andrà avanti senza censure". E ancora: "Non parleremo di politica perchè siamo vicini alle elezioni, in clima di par condicio". Nonostante le premesse, Fiorello e Baldini si sono scatenati lanciando anche un sondaggio e invitando i radioascoltatori a inviare sms con le loro proposte per risolvere l’emergenza rifiuti. Interessanti e irriverenti gli sms pervenuti, tra cui uno che diceva "andiamoci a votare e scriviamo sulla scheda: io mi rifiuto". Una frecciata è stata indirizzata anche alla Giustizia. "È ora di finirla - ha detto Fiorello - non se ne può più di vedere gente che commette reati e non passa neanche un giorno in prigione perchè si inventano patteggiamenti della pena, riti abbreviati e buona condotta. Se uno sbaglia deve pagare. Vogliamo la certezza della pena". E poi: Risolvere i problemi ai cittadini non è mestiere nostro ma dei politici. Loro però non fanno niente quindi premndiamo in mano noi la situazione. Naturalmente non è mancata la solita ironia che ha fatto di "Via Radio2" un programma comico di culto.

giovedì 31 gennaio 2008

I consigliori

lunedì 28 gennaio 2008

Cuffaro meglio di Bassolino

La Campania è solo un cadavere sul quale i maiali banchettano.
La mozione di sfiducia a Bassolino, presentata dalla CdL venerdì scorso in consiglio, è stata respinta per 29 a 17 con 3 astenuti. Non ho sentito il bisogno di commentare la notizia prima perchè tutto era già ampiamente previsto: non si può pretendere che i maiali rinuncino a rotolarsi nel fango da un giorno all'altro. Grugniamo, dunque, con loro: non ci resta altro da fare!

Per una votazione tanto importante ben 11 su 60 consiglieri, ossia quasi il 20%, sono risultati assenti. A questi vanno aggiunti i 3 astenuti del partito dell'Italia dei Valori - già indagati tempo fa sulla questione rifiuti - e dell'Udeur. Bisognerebbe spiegare al signor Di Pietro - che per giorni ha promesso che avrebbe fatto votare la mozione di sfiducia a Bassolino - che non bastano i proclami televisivi se non si ha nemmeno il controllo del proprio pseudopartito. Diliberto, leader dei comunisti italiani, aveva invitato tutta la sinistra radicale a separare le responsabilità da Bassolino prima che fosse troppo tardi. Non c'è stato nulla da fare: verdi, rifondazione e comunisti italiani hanno tutti votato compatti a favore di Bassolino. Il centrodestra, che almeno ha presentato la mozione, ha salvato la faccia ma di certo non si è barricato. Avevano promesso che si sarebbero dimessi da consiglieri: lo facciano!

Nello stesso giorno in cui Bassolino è stato riconosciuto dittatore, in Trinacria Totò Cuffaro - condannato in primo grado a 5 anni per favoreggiamento al principe della sanità siciliana (almeno lui si fa processare...ndr) - si è dimesso, benchè 2 giorni prima l'assemblea regionale avesse respinto la mozione di sfiducia al presidente della giunta.

In Campania il disastro ambientale, economico e sanitario non ha minimamente scalfito il potere del reuccio di Afragola, che anzi è più forte di prima e impunito come sempre. Venerdì abbiamo assistito ad una tragicomedia della durata di 85 minuti. Bassolino, balbettando nel suo solito italiano stentatissimo, ha duramente attaccato una parte della maggioranza che, pur di continuare a mangiare, si è prostituita votandogli la fiducia. Si sono scornati tra loro, eppure non si sono decisi a sloggiare.

Bassolino ha, infatti, accusato i Verdi e i comunisti (che sono la stessa cosa!) di aver immobilizzato per 8 anni i lavori del consiglio bocciando ogni progetto sui termovalorizzatori. Poi ha continuato a balbettare: "Non è responsabile invocare il ricorso alle urne in questo momento. Non perché voglio un ruolo e un posto. Questo posto e la responsabilità posso lasciarli in un secondo".

Chiedo: che senso di responsabilità ha chi ammette di averne ma non lascia il suo posto con la coda tra le gambe? NESSUNA!

Tra i firmatari della petizione ci sono molti Campani che sono dovuti emigrare per poter trovare un lavoro e vivere decentemente. Loro hanno lasciato i commenti più spietati contro la politica corrotta.

Per via dei maiali hanno dovuto abbandonare la terra che più amano.

sabato 5 gennaio 2008

Napolitano non rispetta la costituzione

L'art 126 comma 1 della costituzione italiana così recita: "Con decreto motivato del Presidente della Repubblica sono disposti lo scioglimento del Consiglio regionale e la rimozione del Presidente della Giunta che abbiano compiuto atti contrari alla Costituzione o gravi violazioni di legge. Lo scioglimento e la rimozione possono altresì essere disposti per ragioni di sicurezza nazionale".

Firmate la petizione per chiedere che Napolitano, in qualità di presidente della repubblica, rispetti la costituzione.

La Campania, da sempre, esprime il peggio della politica italiana, gente che - se non avesse fatto carriera politica arricchendosi con i soldi pubblici - non avrebbe combinato nulla nella vita. Facciamo i nomi:
Ciriaco De Mita ( 79 anni, ora membro della commissione statuto del PD), Nicola Mancino (77 anni, ora vicepresidente del CSM), Pecoraro Scanio (ora ministro dell'Ambiente), Clemente Mastella (ora Guardasigilli), Rosa Russo Iervolino (71 anni, ora sindaco di Napoli), Antonio Bassolino (ora presidente della giunta regionale campana).

E' tempo che questa gente, vero ostacolo allo sviluppo e al rinnovamento della Campania, se ne vada in pensione.

venerdì 4 gennaio 2008

Manichini impiccati contro Jervolino e Bassolino

(Ansa) Ventuno manichini impiccati agli alberi sono comparsi all'alba di oggi al corso Umberto di Napoli. Su alcuni di essi sono attaccati manifesti listati a lutto con scritte contro il presidente della Giunta regionale della Campania, Antonio Bassolino, e il sindaco di Napoli, Rosa Iervolino. Su altri si denuncia l'emergenza rifiuti a Napoli, la disoccupazione e l'aumento del costo della vita.

NAPOLITANO NON FARE FINTA DI NULLA, COMUNE E REGIONE VANNO COMMISSARIATI.

giovedì 13 dicembre 2007

La procura di Napoli si è dimenticata di Bassolino.

Berlusconi indagato per aver raccomandato 4 vallette, Bassolino impunito da 18 anni.

Dunque è confermato: la procura di Napoli sta indagando Silvio Berlusconi per aver tentato vanamente di raccomandare a Saccà, direttore di rai-fiction, quattro aspiranti attrici. L'abbiamo potuto sapere non tramite la notifica di un avviso di garanzia, come dovrebbe avvenire per qualsiasi cittadino, ma grazie a Repubblica, che ormai è sicuramente più efficiente di un ufficiale giudiziario. Ad ora l'unica cosa dimostrata è che Berlusconi non è quel mostro che fagocita l'informazione planetaria, visto che non gli è riuscito nemmeno di sistemare quattro persone. Qualsiasi altro policante demo-sinistrato avrebbe saputo fare di meglio, tanto è vero che in Rai, per esser ottimisti, i 2/3 sono stati assunti grazie ad una raccomandazione. Berlusconi sarebbe altresì indagato per aver tentato di corrompere il senatore Randazzo, uno degli sciagurati eletti all'estero, per farlo passare dall'altra parte. Come dire, indagini serie e nient'affatto politiche che attestano la serietà di toghe che nelle procure lavorano con scrupolo e coscienza. Non so quanti processi abbia dovuto affrontare Berlusconi dal 1994 ad oggi, so solo che tutti sono serviti per scalzarlo su un piano esclusivamente politico. L'indagine ora venuta alla luce non fa eccezione.

Tanto è vero che, nella procura più affollata d'Italia, ci sono ben altri problemi da affrontare che un'indagine sulle raccomandazioni di Berlusconi. D'altra parte, su un piano strettamente politico, c'è da interrogarsi sul motivo per il quale il capo degli afragolesi, Don Tonino Bassolino - capo indiscusso della cosca che presiede la regione Campania - venga ignorato dalla magistratura. Sì che ce ne sarebbero di cose su cui indagare, ma Bassolino alle toghe proprio non interessa se non per bazzecole, pinzellacchere, quisquiglie. Lo scorso aprile Bassolino, indagato per abuso di ufficio, dichiarò presso la procura di aver firmato delle carte senza leggerle. Ciò, chiariamolo, per fare venire meno il dolo e, quindi, il criterio soggettivo per ritenere punibile un determinato fatto. Lo scorso luglio, l'Afragolese, che tra il 2000/4 è stato commissario straordinario per la emergenza rifiuti, è stato rinviato a giudizio - assieme ad altri 29 galantuomini - per i reati di truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato e frode in pubbliche forniture. Ebbene il processo non è nemmeno riuscito a partire. Prima, a settembre, è stato trasferito il GUP Alberto Vecchione senza che fosse indicato il sostituto (tutto è documentato su antibassolino qui. ); poi abbiamo dovuto assistere per 4 mesi alla presa in giro del popolo italiano. Causa un centinaio di difetti di notifica, il processo non è nemmeno iniziato: l´udienza preliminare è già slittata tre volte e slitterà sicuramente anche a gennaio. Uno degli avvocati di parte civile ha già messo le mani avanti dicendo subito che sarà molto difficile arrivare ad una sentenza di merito. In pratica è inutile continuare con questa tragicomedia: la prescrizione è solo questione di tempo. La verità è che Bassolino è impunito, leggasi legibus solutus, da 18 anni e lo sarà a vita, benchè per condannarlo basterebbe seguirlo per un giorno. Di materiale ce n'è a iosa. A titolo di esempio basterà citare l'operazione svantaggiosissima con la Banca UBS - presso cui lavora il figlio Gaetano Bassolino, all'interno del settore che si occupa degli investimenti delle PA - che è costata alla Regione Campania 28 milioni di euro di costi impliciti, trasferendo però questo debito sulle gestioni future(e per questo la destra continuerà a lasciare la regione a questi galantuomini...) E' solo un esempio, ma come sottolineato, e sì che ci sarebbe da consumare inchiostro.

Ci sarebbe, altresì, molto da scrivere anche sulla procura di Napoli e sui motivi per i quali l'ex procuratore capo Agostino Cordova - a suo tempo voluto dal PCI - è stato trasferito per incompatibilità ambientale e funzionale, ma questo è argomento che non possiamo affrontare qui. Basterà dire che Cordova, magistrato serio che ha ottenuto numerosi successi contro la 'ndrangheta, fu attaccato per aver criticato quei sostituti procuratore che, pur avendo decine di procedimenti contro killer della camorra pendenti, li mettevano da parte per cercare di incriminare i poliziotti che, durante il g8 di Napoli dell'autunno 2001, cercarono di arginare le violenze dei noglobal. Queste dichiarazioni gli scatenarono contro tutta la magistratura politicizzata con 60 magistrati che gli presentarono esposto contro.
Poi Cordova fece anche un paio di inchieste sulla corruzione dell'amministrazione di Bassolino, e per lui è finita la brillante carriera Su questa vicenda sia il CSM sia il Tar Lazio sia Ciampi scelsero la parte sbagliata. Come vedete, dunque, la storia si ripete e sulla terzietà, sull'autonomia e l'indipendenza della procura di Napoli c'è molto da dubitare. Purtroppo non è una battaglia tra buoni e cattivi, tra giustizia e criminalità: talvolta i cattivi sanno nascondere le carte.
E sì che ci sarebbe da scrivere...